22/04/2021 | Varie
La registrazione del contratto di locazione spetta al proprietario, il quale ha 30 giorni di tempo per adempiere al proprio obbligo, il relativo costo è da dividersi al 50% con l’inquilino.
Ci sono due diverse modalità per la registrazione del contratto:
La mancata registrazione del contratto genera la nullità dello stesso, inoltre oltre alle sanzioni civili, ci sono anche quelle fiscali derivanti dall’evasione per mancata dichiarazione del reddito da locazione.
La mancata registrazione ha pesanti conseguenze per entrambe le parti, anche perchè bisogna ricordare che l’Agenzia delle Entrate può predisporre un accertamento fiscale effettuando verifiche direttamente sul conto corrente dei soggetti interessati.
La decisione di non registrare il contratto può dipendere da una scelta arbitraria del proprietario ma anche dall’accordo tra le parti:
Se il locatore sceglie di non registrare il contratto, non potrà pregiudicare i diritti del conduttore ad es. mandandolo via prima del tempo convenuto. Si tratta, quindi, di una nullità relativa in base alla quale, l’inquilino potrà richiedere la restituzione dei canoni versati nel termine di sei mesi da quando ha lasciato libero l’appartamento. Se, invece, la mancata registrazione è stata pattuita da entrambi, si tratterà di nullità assoluta: in tal caso, nessuna delle due parti può vantare diritti tutelabili in sede giudiziale.
Ricordiamo infine che la mancata registrazione del contratto è una responsabilità (quindi un costo) che grava su entrambe le parti e ai sensi dell’articolo 69 D.P.R. n.131/1986 la mancata registrazione del contratto è punita con una sanzione che va dal 120% al 240% dell’imposta dovuta con un minimo di 200 euroRegistrazione tardiva del contratto di locazione